SNOWMADE

Il Batrosauro che fa GROoooOOK!
L'enorme scultura della squadra sondriese vince la 3° edizione dello Snow Festival Bovec

Si è svolto sulle piste da sci del monte Kanìn (il famoso monte Canino della canzone degli alpini), a Bovec in Slovenia, il 3° festival di sculture di neve "Fantasy Snow Garden", ideato e organizzato con grande passione da Metka Belingar. La manifestazione, rimandata di qualche settimana a causa della mancanza di materia prima nei giorni precedenti il Natale, si è svolta nella magnifica cornice delle Alpi Giulie innevate dal 4 al 6 gennaio. La squadra italiana, rappresentata dal team valtellinese formato da Luca Bonetti, Silvia Perlini, Angela Martinelli e l'esordiente Chiara Del Curto, ha conquistato il primo premio della giuria popolare, che ha apprezzato la strabordante simpatia del "Batrosauro". Il gigantesco anfibio fa bella mostra di sè nell'anfiteatro naturale in località Stador, quasi in cima al monte Canìn, insieme alle altre opere realizzate: "Cyber Stolp Kanin" della squadra slovena composta da Lucia Cristin, Žiga Bartol, Matej Belingar e Teja, "Good luck (in culo alla balena)" del team marocchino rappresentato da Rachid Jouida, Sophie Bourkab e Griselda Gatti, e "Kayakman" della seconda squadra slovena composta da Žiga Logonder, Andreja Anžur, Luka Pogacnik e Gregor Novakovic.

Ma cos'è un Batrosauro?
Il Batrosauro del Canìn (Batrosaurus canìnensis), come lascia intuire il nome, appartiene alla famiglia dei batraci e ha la sua area di diffusione preferenziale nei territori intorno al monte Canìn, nella Alpi Giulie, sul confine tra Italia e Slovenia. Si fa vedere solo d'inverno, gironzola tra i fiori gelati del "Fantasy Snow Garden" e si ciba di ghiaccioli, žganje e scarponi abbandonati degli sciatori. È un anfibio piuttosto pigro, non va a caccia, preferisce starsene con la grande boccona aperta, aspettando che il suo cibo preferito gli salti dentro da solo. Quando è contento manifesta il suo umore con il suo caratteristico verso: GROoooOOK!

Luca Bonetti
articolo apparso su "La Provincia" di Sondrio il 9 gennaio 2013

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